Aprire nuovi casinò, in Italia, è tutt'altro che facile. Spesso ci si scontra contro tempi di attesa biblici, ritardi nei lavori, concessioni mai approvate. Spesso sono le stesse leggi a mettere il bastone tra le ruote degli imprenditori, bloccando così opportunità di crescita e di guadagno non solo per il singolo ma per tutto il territorio.
È quello che sta succedendo in Sicilia, precisamente a Taormina, in provincia di Messina. Qui la strada che porta alla costruzione di un nuovo Casinò è tutta in salita e prevede la messa in atto di una legge che consenta la deroga agli articoli del codice penale, dal 718 al 722. Stessa procedura che era stata effettuata per il comune di Sanremo, con i decreti luogotenenziali dal 1927 al 1933, quando veniva data facoltà "ad adottare tutti i provvedimenti necessari" per l'esecuzione delle "opere pubbliche inderogabili". Altra sentenza che fa scuola, in questo senso, è la n.90 del 2022 emessa dalla Corte Costituzionale in relazione alla possibilità, da parte della Regione Autonoma della Valle d'Aosta, di "di istituire e gestire una casa da gioco in deroga al divieto penale del gioco d'azzardo".
Ad oggi i casinò autorizzati in Italia sono quattro, ma dagli anni 90 sono stati diversi i progetti e i disegni di legge relativi alle nuove concessioni e alle nuove istituzioni. Tutti terminati con un nulla di fatto.
Eppure, come fa notare Mauro Natta dalle colonne di GiocoNews, la costruzione di nuovi casinò potrebbe essere volano di sviluppo per un territorio, andando a rappresentare una sorta di autosviluppo mirato, che guarda tanto ai cittadini quanto alla filiera turistica. Ma costruire nuove case da gioco risponderebbe anche ad un'altra esigenza: quella di contrastare l'egemonia del settore dei casinò online AAMS, che ha salvato la filiera ma che adesso blocca il ritorno alla normalità del comparto fisico, e soprattutto la concorrenza dei casinò esteri. Costruendo e istituendo nuovi casinò, insomma, si potrebbe andare a ragionare sulla definizione di nuovi bacini di utenza, nuove prospettive di turismo e quindi di introiti per regioni e città.
Opportunità di sviluppo che devono essere colte, per arginare la crisi e per ripartire con rinnovato ottimismo sulla scena economia. Opportunità che sono legate al mondo della politica e alle sue leggi. Con la speranza che possano diventare sempre più smart e al passo con i tempi.