È stato presentato lo "Studio sul settore dei giochi in Italia 2021 - Focus su apparecchi con vincita in denaro e on-line" a cura della CGIA di Mestre, in collaborazione con il Centro Studi As.tro., da cui sono emersi interessanti spunti sul comparto digitale.
Il settore online del gioco d'azzardo è stato oggetto di una forte crescita negli ultimi anni, coadiuvato anche dalle severe chiusure imposte ai punti retail di gioco fisico per il contenimento della pandemia: si tratta delle attività che sono rimaste chiuse più a lungo di tutte.
Il ruolo dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le garanzie che offre
La gestione del gioco a distanza è una prerogativa dello Stato, che esercita la funzione per il tramite dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L'Agenzia assegna le concessioni per l'esercizio e la raccolta a distanza di uno o più giochi online a società che devono rispondere a precise e stringenti caratteristiche, in linea con la rigorosa regolamentazione del comparto online.
Si tratta sia di Disposizioni Legislative, che regolamentano il gioco a distanza, racchiuse nei commi dall'11 al 26 della Legge N. 88 del 07/07/2009, che sostanzialmente descrivono quanto segue:
- Sono massimo 200 le concessioni rilasciabili ad ADM;
- Vengono delineate le caratteristiche necessarie per un concessionario;
- Prescrizioni e obblighi da rispettare nell'esercizio del gioco;
- Prescrizioni e obblighi da rispettare nei rapporti coi giocatori;
- Prescrizioni e obblighi da rispettare nei rapporti con ADM.
Esistono poi Disposizioni Regolamentari, che riguardano l'istituzione dei singoli giochi e la loro disciplina, normati da Provvedimenti del Direttore dell'ADM. Stabiliscono:
- Le condizioni generali di gioco e le regole tecniche;
- La definizione della piattaforma di gioco;
- In merito alle poste unitarie di partecipazione al gioco e alla loro variabilità;
- L'individuazione della misura degli aggi, diritti e proventi;
- La misura del prelievo, anche in riferimento alle imposte.
I concessionari devono detenere specifici requisiti (ad esempio la forma di società di capitali e un fatturato di almeno 1,5 milioni di euro nel settore nell'ultimo biennio): al momento i concessionari sono 84, 53 dei quali italiani e 31 di diversa nazionalità. È difatti permesso divenire concessionari di gioco legale anche a società con sede all'estero: la maggior parte ha sede a Malta, ma ce ne sono anche in Slovenia, Bulgaria, Francia e Svezia.
I siti mediante i quali è possibile giocare legalmente online sono invece 433, di cui 330 riferibili a concessionari italiani e 103 a concessionari esteri.
I lavoratori dell'online
È complicato comprendere quanti siano gli occupati nel comparto del gioco pubblico online, poiché i due principali filoni - quella afferente alla fornitura dei servizi e dei prodotti di gioco e quella riguardante invece la promozione del gioco - sono ulteriormente articolati in altre sottocategorie strettamente necessarie, a partire dai produttori delle piattaforme informatiche, ai provider ideatori di giochi, ai web partner, etc.
Lo studio in esame si è pertanto limitato a stimare l'occupazione offerta dai 53 concessionari di gioco online, che danno lavoro a 4.351 addetti, rammentando che i l'esercizio e la raccolta del gioco online sono solo una parte delle svariate attività che i concessionari di gioco effettuano.
Contrasto al gioco illegale
Parallelamente al gioco sui casinò online ADM, si è sviluppato un mercato illecito, proposto su siti web non autorizzati a operare in Italia e che non garantiscono alcuna protezione. L'ADM non solo monitora i siti concessionari per verificare che mantengano gli standard previsti, ma effettua costanti controlli anche sui siti illegali: dal 2006 al 2020 ne sono stati inibiti oltre 9.000.
La crescita del gioco online
Tornando ai dati di crescita, è dal 2015 che si è registrato un trend ascendente, con un notevole balzo nel biennio contraddistinto dalle chiusure imposte come misura conseguente all'arrivo del Covid.
Nel 2020 il gioco online ha registrato un + 45%, mentre per il 2021 l'aumento si attesta sul 66%. Conseguentemente all'aumento della raccolta, è accresciuta anche la spesa (ossia l'ammontare della raccolta, meno le vincite dei giocatori), che nel 2020 è più che raddoppiata: se nel 2019 era il 9,5%, nel 2020 è divenuta del 20,6%, mentre la stima per il 2021 è ancora superiore.
In riferimento al gioco online, nel 2021, il 94% della raccolta è rientrato nelle tasche dei giocatori: la spesa corrisponde quindi al 6%. Di questa fetta, il 5% è l'effettivo fatturato dell'intero comparto (che deve quindi coprire costi fissi, variabili, costi dei dipendenti, etc.), mentre l'1% è il gettito erariale.
La spesa del gioco online
Si è anche verificato come, negli anni, sulla spesa globale per il gioco lecito, sia aumentato il tasso di incidenza della spesa online: nel periodo 2012-2015 era solo il 4%, mentre nel 2020 è stata del 20%.
Non sono ancora disponibili dati certi sul 2021 riguardo all'ammontare complessivo della spesa del gioco legale: ipotizzando, però che sia analogo al 2019, il tasso di incidenza del gioco raggiungerebbe in questo caso il 23%.
La raccolta del gioco online
La tendenza registrata a proposito della raccolta del gioco online evidenzia due diverse fasi di crescita: la prima, terminata nel 2012, e la seconda che decorre invece dal 2015. In questa seconda fase, un picco notevole è rappresentato dal biennio 2020-2021, in cui la raccolta è quasi raddoppiata (+92%): tradotto in termini quantitativi, si tratta di più di 33 miliardi di euro.
Di conseguenza, anche l'incidenza della raccolta online, sul totale del gioco lecito, si è progressivamente ingrandita.
Gioco online VS gioco fisico
Il trend che emerge dal grafico e dai dati dello studio qui in esame è abbastanza chiaro: la raccolta della rete fisica ha visto una sostanziale linearità fra il 2010 e il 2020, mentre il grafico della rete online è in costante crescita.
Le due linee assumono direzioni diametralmente opposte in concomitanza del fatidico 2020: mentre il grafico della rete fisica cola a picco, quello dell'online veleggia verso la parte più alta del grafico. Nel 2020, l'incidenza del volume di gioco online è stata pari al 56%, tuttavia questo dato è invariabilmente correlato alle restrizioni imposte a causa della pandemia e non è pertanto assimilabile agli altri periodi: è plausibile che, in seguito alle riaperture e al cosiddetto ritorno alla normalità, sia destinato a ridursi.
Ad ogni buon conto, quanto emerge in modo chiaro è che il gioco online sia destinato ad assumere un ruolo sempre più centrale e a incidere maggiormente nel settore del gioco pubblico in Italia.
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