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Gioco d'azzardo: Baretta propone un modello di riforma ispirato alla legge campana

La questione relativa al riordino del gioco d'azzardo continua a tenere banco. Sul tema ha espresso la sua opinione anche Pier Paolo Baretta, assessore al Comune di Napoli, ma con un duplice trascorso come sottosegretario all'Economia e come delegato al mercato dei giochi.Baretta si dice convinto ch
Gioco d'azzardo: Baretta propone un modello di riforma ispirato alla legge campana

La questione relativa al riordino del gioco d'azzardo continua a tenere banco. Sul tema ha espresso la sua opinione anche Pier Paolo Baretta, assessore al Comune di Napoli, ma con un duplice trascorso come sottosegretario all'Economia e come delegato al mercato dei giochi.

Baretta si dice convinto che «il riordino si possa fare e che questo esecutivo abbia la possibilità concreta di portare a termine l'operazione. Questo non significa che sia tutto semplice, ma è evidente che le condizioni politiche sono stavolta favorevoli».

Baretta si riferisce al fatto che lo scenario politico e territoriale attuale è molto favorevole alla riforma, dato che ben 15 regioni su 20 sono amministrate oggi da forze che appartengono alla maggioranza, rendendo quindi il dialogo nella Conferenza Stato-Regioni molto più proficuo.

Uno dei problemi maggiori che i vari governi hanno sempre dovuto affrontare quando decidevano di mettere mano al riordino del settore dei giochi è, infatti, sempre stato l'opposizione delle varie regioni.

Secondo l'assessore campano, l'unico errore che il governo non deve commettere è quello di  occuparsi unicamente del gioco online, rimandando il riordino del gioco terrestre, perchè in quel caso creerebbe un dislivello che finirebbe per danneggiare le piccole-medie imprese del settore.

Evitare gli eccessi: la strada giusta per riformare il gioco in Italia

Secondo Baretta la strada giusta per sviluppare una buona riforma dell'azzardo è evitare gli eccessi, ovvero «da una parte l'eccesso di proibizionismo e, dall’altra, l'eccesso di liberismo. La normalità è il nostro l'obiettivo, ossia quello di ricondurre dentro questo dibattito complesso la percezione del gioco come una delle condizioni normali della vita delle persone».

L'assessore ha dichiarato che, per trovare la giusta soluzione ad un problema ormai annoso come quello dell'azzardo, bisogna rendersi conto che la premessa da cui tutti i governi sono partiti è fallace. Baretta si riferisce al fatto che fino ad ora la ludopatia è sempre stata considerata la causa del gioco d'azzardo e non l'effetto.

Secondo la sua opinione: «È evidente che se (la ludopatia, ndr) è l'effetto di devianze, di altre patologie, è a queste che bisogna prestare attenzione, evitando che il gioco le peggiori. Per questo ci vogliono regole, ci vogliono limitazioni, ci vuole il contatto con la Sanità e con gli operatori sanitari».

Per creare una serie di riforme ad hoc, Baretta suggerisce che il governo prenda spunto dal modello di legge della Regione Campania come possibile regolamentazione del comparto

La legge della Campania sul gioco d'azzardo

La legge campana sul gioco d'azzardo è stata una delle ultime a livello regionale ad entrare in vigore.

La regolamentazione si basa su alcuni punti fermi. Uno dei più importanti è il cosiddetto «distanziometro» che viene fissato a 250 metri dai luoghi sensibili. Il testo chiarisce che la disposizione vale solo per le nuove aperture di sale da gioco, mentre per quelle già esistenti «le disposizioni regolanti le distanze non sono applicabili, a condizione che detti esercizi siano  dotati o che si dotino entro 240 giorni dall’entrata in vigore della legge, di una serie di requisiti e presidi finalizzati a prevenire e contrastare il fenomeno del disturbo da gioco d’azzardo, come ad esempio l’accesso selettivo all’offerta di gioco, la videosorveglianza, la partecipazione dei titolari delle attività ai corsi di formazione previsti dalla legge»

La parte più importante del decreto è però quella relativa alla prevenzione e alla cura del gioco patologico. A riguardo la Regione ha istituito dei corsi di formazione per gli addetti al settore in modo da renderli sempre più partecipi nella lotta al GAP. Ė stato istituito anche un «Osservatorio regionale sul disturbo da gioco d’azzardo composto da numerosi attori rilevanti in materia (tra cui un rappresentante del terzo settore esperto in problematiche di usura) con compiti di monitoraggio, formulazione di proposte e promozione di indagini epidemiologiche».

Inoltre, è stato approvato anche un «Piano d’azione regionale per la prevenzione, il contrasto e la cura del disturbo da gioco d’azzardo di durata biennale che rende omogeneo su tutto il territorio regionale il sistema di offerta sanitaria e sociosanitaria».

Infine è stato creato anche un centro di riferimento regionale che ha il compito di trattare il disturbo del GAP «per garantire un rinnovamento negli approcci e promuovere l’uniformità di trattamento».

Secondo Barretta, il Governo dovrebbe partire da questo modello per una riforma finalmente equa e omogenea che accompagni e non contrasti la filiera dell'azzardo.

Valerio Sulfaro

Esperienza: 6+ Anni
Specializzazione: Recensioni Giochi, Guide
Valerio ha maturato anni di esperienza nel settore del gioco online. Si impegna costantemente per offrire ai suoi lettori analisi dettagliate e aggiornate sui giochi più attuali e sulle tematiche di tendenza. Nel corso della sua carriera, ha collaborato con diverse pubblicazioni specializzate nel gioco e ha ricoperto il ruolo di responsabile dei contenuti per Betway e Slot Mania.

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