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Gioco d'azzardo in Italia: un settore piramidale a livello di competenze

Il comparto del gioco italiano è attualmente concepito come un sistema piramidale. Per comprendere come funziona occorre partire dal vertice della piramide, ovvero dallo Stato italiano. Quest'ultimo, tramite il Ministero dell'Economia e delle Finanze, può gestire il gioco direttamente o affidare tra
Gioco d'azzardo in Italia: un settore piramidale a livello di competenze

Il comparto del gioco italiano è attualmente concepito come un sistema piramidale. Per comprendere come funziona occorre partire dal vertice della piramide, ovvero dallo Stato italiano. Quest'ultimo, tramite il Ministero dell'Economia e delle Finanze, può gestire il gioco direttamente o affidare tramite concessione la gestione a persone fisiche o giuridiche esterne.

Il controllo del sistema gioco è affidato all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che, dunque, si trova appena sotto lo Stato nel sistema piramidale. L'ADM svolge un ruolo di vigilanza e controllo, con poteri anche sanzionatori, nel campo delle Dogane, Energie, Alcol, Tabacchi e assimilati e Gioco pubblico. Ciò significa che, non solo può attuare sanzioni, ma si occupa anche della riscossione dei tributi, oltre a esercitare le funzioni di polizia tributaria e giudiziaria. Come è ben noto ai nostri lettori, l'ADM è anche l'ente che rilascia le concessioni GAD (o licenze) ai casinò online italiani.

Il terzo gradino della piramide è occupato dai concessionari. Come abbiamo già visto il sistema italiano del gioco d'azzardo è particolare. Lo Stato ha il monopolio della raccolta di gioco con vincita in denaro che lo regola mediante un complesso sistema di concessioni ed autorizzazioni. Ciò significa che le imprese del settore svolgono un servizio pubblico, ma non gestiscono un prodotto del quale possono determinare il contenuto. Quest'ultimo è invece stabilito direttamente dalla legge e dai regolamenti della Amministrazione competente.

Al quarto livello della piramide troviamo il Sapar che raccoglie i gestori del gioco d'azzardo, ovvero le piccole e medie imprese italiane che gestiscono il gioco legale. Si i tratta di aziende che si occupano dell’acquisto degli apparecchi, della loro installazione e dell’assistenza. Tra i compiti dei gestori vi è anche il ritiro dell’incasso per poi versare il Preu (Prezzo erariale unico).

Infine, la base è composta dagli esercenti. Parliamo di 56.000 titolari di bar, tabacchi, sale dedicate e sale gioco.

Sapar: cos'è e quali sono i suoi compiti

Dopo aver descritto il sistema piramidale del gioco d'azzardo in Italia, dedichiamo un breve spazio a Sapar, associazione senza scopo di lucro attiva dal 1962. 

Ad oggi, Sapar rappresenta la più longeva Associazione nazionale del comparto del gioco legale di Stato. Ne fanno parte 5.000 piccole e medie imprese che operano nel settore della gestione di apparecchi di intrattenimento e aziende di produzione e distribuzione del settore della raccolta di gioco, con e senza vincita in denaro. Attualmente conta 1.700 associati.

Scopo del Sapar è quello di collaborare con Istituzioni ed Enti locali per salvaguardare le imprese. Per fare questo l'associazione offre consulenza e aiuto in materia fiscale e legale e si adopera anche per fungere da tramite con le diverse istituzioni durante i procedimenti di approvazione di provvedimenti in materia d'azzardo. Non è un caso che da diversi anni partecipi alle assemblee dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) allo scopo di fungere da tramite tra gestori e istituzioni e sviluppare un rapporto di sinergia. In più di un'occasione il Sapar si è fatto portavoce delle problematiche delle aziende in materia economica e legislativa, cercando si trovare un punto d'incontro con le istituzioni. Una delle battaglie maggiori portate avanti dall'associazione è da sempre quello di una legge quadro che accorpi tutte le leggi regionali attualmente esistenti, in modo da evitare storture e problemi legati al gioco.

Altra tematica su cui il Sapar da sempre si batte è quella della valorizzazione della figura dei gestori. Da tempo l'associazione chiede l'istituzione di meccanismi di tutela della libera concorrenza, vietando ai concessionari la gestione diretta e commerciale delle apparecchiature. Il doppio ruolo del concessionario (ovvero di controllore e controllato) finisce infatti per danneggiare le piccole e medie imprese di gestione.

In pratica il Sapar funge da equilibratore tra Stato e impresa, al fine di riuscire a creare un sistema che sia il più possibile equo e solidale.

Lamberto Rinaldi

Ruolo: Redattore
Esperienza: 10+ Anni
Specializzazione: Sezione Blog
Giornalista pubblicista. Di giorno prof di lettere, di notte freelance. Scrivo di calcio e Roma su "Il Catenaccio", di cultura, ambiente e sport per "Il Nuovo Magazine" e "Stampa Critica", ho condotto "Super Santos" sulle frequenze di Active Web Radio.

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