A dicembre scadono le concessioni di gioco del comparto online. Dopo le proroghe concesse qualche mese fa per slot machine e VLT e scommesse terrestri, rispettivamente slittate a giugno 2023 e giugno 2024, a dicembre c'è un altro grande step che interessa il settore del gioco pubblico, quello animato da giochi come slot machine online, baccarat, roulette, etc.
Ne ha parlato il Sottosegretario al MEF Federico Freni ai microfoni di Agimeg, sostenendo che, con la mancata approvazione della legge delega nell'odierna legislatura, non si è purtroppo riusciti ad affrontare il tema delle gare con concretezza e risoluzione.
Quantomeno, rileva Freni, "l'unica gara che non sconta il problema territoriale è la gara relativa al gioco online" riferendosi, con tutta probabilità, alla persistente eterogeneità di normative sul suolo italiano in riferimento al gioco terrestre.
Federico Freni sostiene inoltre che, nonostante la norma del 2019 abbia consentito al MEF di avviare la predisposizione degli atti di gara da parte dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e successivamente inviarla al Consiglio di Stato per il parere, si è accorto che "la gara coi parametri individuati dalla legge di bilancio 2020 non era più fattibile".
Sarebbe, a suo parere, necessario attualizzare i criteri di aggiudicazione dei diritti sia il numero di quest'ultimi da assegnare, vista l'esponenziale crescita che il comparto ha visto anche a seguito della pandemia.
L'unica strada che quindi l'attuale Sottosegretario al MEF ritiene percorribile è quella di una proroga onerosa anche in questo campo, che conceda tempo per la revisione e riscrittura della norma.
Occorre quindi ricalibrare i parametri della gara stessa, soprattutto in un momento di incertezza del settore come quello odierno. In questo modo, si potrà garantire alle società in lizza la sostenibilità degli investimenti richiesti per partecipare.
La proroga consentirebbe altresì i tempi necessari a tutti i passaggi dell'iter, incluso quello al Consiglio di Stato.
Freni si dice infine fiducioso di raggiungere, con la gara dell'online e delle altre gare, un obiettivo che è stato vittima, per molti anni, di una politica avversa alle esigenze del settore, che necessita invece di un rilancio coerente con il contesto internazionale in cui si colloca.
In linea con le opinioni di Freni si era dimostrato anche l'avvocato Stefano Sbordoni, in occasione dell'intervista per la sua tesi di dottorato di ricerca conseguito presso l'Università di Salerno "Il gioco pubblico in Europa: casi di studio a confronto per un'analisi multidisciplinare e multifattoriale. Italia, Spagna, Germania e Malta".
In vista della scadenza di fine anno, Sbordoni aveva commentato poco vantaggioso l'attuale momento per trovare una soluzione, con le elezioni ormai imminenti e il conseguente insediamento del nuovo esecutivo.
D'altro canto, ha anche sottolineato l'importanza di questo termine e la necessità di mettere mano alla situazione, di fondamentale importanza per un comparto che sta registrando una crescita continua e l'ampliamento del numero di concessionari e casino online ADM che si affacciano continuamente nel panorama italiano.