Generale

I casinò in Italia: il dibattito riaperto dalla legge fiscale

L'esclusione dei casinò dal disegno di legge delega in materia fiscale ha riaperto il dibattito sul loro destino in Italia. La questione si trascina da diverso tempo, senza che nessuna soluzione sia stata trovata. Nel 2017 in sede della Conferenza unificata Stato ed Enti locali, era stato trovato un
I casinò in Italia: il dibattito riaperto dalla legge fiscale

L'esclusione dei casinò dal disegno di legge delega in materia fiscale ha riaperto il dibattito sul loro destino in Italia. La questione si trascina da diverso tempo, senza che nessuna soluzione sia stata trovata. Nel 2017 in sede della Conferenza unificata Stato ed Enti locali, era stato trovato un accordo sulle case da gioco, ma poi tutto finì in una bolla di sapone a causa della mancanza dei decreti che il ministero dell'Economia e delle Finanze avrebbe dovuto redigere.

Sulla questione il Governo è spaccato. Il Partito Democratico ha presentato due diverse proposte di legge sul riordino dell'offerta di gioco che prevedono una parte dedicata ai casinò. In particolare, in entrambi i testi si prende in considerazione l'idea di istituirne di nuovi, in deroga alle norme del codice penale che vietano il gioco d'azzardo. Lo scopo è quello di contrastare il gioco illegale, vera piaga del Paese.

Secondo il 35esimo Rapporto Italia dell'Eurispes, infatti, il 38% dei cittadini ha conoscenza diretta o indiretta dell'esistenza di circuiti di gioco illegale. Di questi, il 31,6% afferma di esserne a conoscenza ma di non aver mai giocato illegalmente, mentre il 6,4% ha effettuato vincite su quei circuiti. Anche se il 62% afferma di non conoscere i canali del gioco illegale, la percentuale di coloro che hanno risposto positivamente è comunque rilevante, soprattutto se si considera che allo stesso sondaggio, nel 2019, solo il 26,9% aveva affermato di conoscere i canali illegali.

🟢 Consulta la lista dei casinò online sicuri in Italia

Nuovi casinò sui territori?

Riguardo la mancanza dell'esclusione del casinò dal testo del governo, il senatore di Forza Italia Luigi Vitali ha espresso un'opinione netta, affermando che il governo sta perdendo un'opportunità importante.

Vitale, nel 2006 si fece promotore una proposta di legge per istituire un casinò a Ostuni, in provincia di Brindisi. Attraverso questa proposta, il senatore si proponeva di creare un polo ludico in una città turistica che richiamasse gli appassionati e, contemporaneamente fungesse da traino anche per altre attività. Inoltre, la creazione di un nuovo casinò avrebbe permesso di contrastare in modo più efficace la piaga del gioco illegale che all'epoca si stava già diffondendo a macchia d'olio.

Quella proposta ad oggi è ancora d'attualità perché, come fa notare Vitale, chi vuole giocare nei casinò terrestri, emigra verso altri Paesi che offrono questa opportunità e questo si rivela anche una perdita importante per le casse dello stato.

Secondo il senatore il reale problema che c'è attualmente in Italia è quello di omologare il significato di legalizzazione dell'azzardo a quello di ludopatia. Il parere di Vitale è, invece, che creare una serie di casinò legali non aggraverebbe la situazione dei malati di ludopatia perché vi è una preparazione maggiore anche da parte degli stessi addetti ai lavori, oltre che aiuti più incisivi in materia di gioco responsabile.

Sul versante casinò, però, qualcosa si sta muovendo.

I casinò stagionali in Lombardia

Il Senatore Adriano Paroli ha recentemente chiesto la "Istituzione di una casa da gioco stagionale nei comuni di San Pellegrino Terme (Bergamo) e Gardone Riviera (Brescia)". Questa iniziativa ne ricalca un'altra, datata 2008 in cui lo stesso Parioli aveva presentato un disegno di legge che reca l'identico titolo di questo recentemente annunciato.

Anche secondo Parioli non ha senso interdire ai cittadini italiani la possibilità di praticare il cosiddetto gioco d'azzardo, perché nel momento in cui un giocatore non trova spazio in uno dei casinò italiani può tranquillamente andare all'estero.

Per questo si propone di aprire case da gioco a San Pellegrino Terme, luogo di grande importanza dal punto di vista turistico per un periodo che vada dal 1° aprile al 30 settembre, al fine di sfruttare anche i turisti dei paesi limitrofi, dato che in quella zona vi sono numerose stazioni turistiche invernali. In questo modo si garantirebbe anche stabilità sul posto di lavoro.

Discorso simile per Gardone Riviera. In questo caso, il periodo scelto per l'apertura del casinò sarebbe quello che va dal 1° ottobre al 31 marzo per sfruttare la vicinanza al lago di Garda e il flusso turistico nel periodo in questione.

Entrambe le proposte saranno materia di discussione, ma è chiaro che il governo è chiamato a dare risposte per un settore che, diversamente, rischia di rimanere azzoppato.

Massimiliano Riverso

Ruolo: Direttore Editoriale
Esperienza: 10+ Anni
Specializzazione: Recensioni, Blog
Da oltre 10 anni racconto il gambling in maniera etica e responsabile per operatori di gioco e siti di affiliazione. Oltre a CasinoSicuro.it è Direttore Editoriale di Sportcafe24.com e Bolognanotizie.com

Questo website utilizza cookie

Utilizzando il nostro sito web, si acconsente all'uso dei cookie anche di terze parti. Per saperne di più, leggi il documento Utilizzo dei Cookies.