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Gioco Responsabile: nasce FAIR, fondazione per la ricerca e l'innovazione

Gioco Responsabile: nasce FAIR, fondazione per la ricerca e l'innovazione

Secondo gli ultimi dati Istat, riferiti al 2022, il gioco d'azzardo ha visto aumentare la spesa media dell'azzardo per singola famiglia per quel che riguarda giochi, lotterie e scommesse. La spesa si è assestata a 36,6 euro annuali contro i 34,2 euro del 2021, mentre la media mensile è stata di 3,05 euro. Un'analisi territoriale, ha anche mostrato come le regioni del Sud Italia siano nel complesso più propense al gioco, con una spesa media mensile di 3,37 euro. Al Centro Italia questa spesa scende a 3,3 euro, mentre al Nord è di 3,04.

Questi dati vanno comparati con quelli del Libro Blu delle Dogane e dei Monopoli. Secondo questa ricerca, l'Italia ha toccato nel 2022 il record assoluto nella raccolta per il gioco d’azzardo, ovvero 136 miliari di euro.

Risulta evidente, dunque, come gli italiani siano un popolo appassionato di giochi. Ciò che manca, è, però, la cultura del gioco. A questo proposito, val la pena ricordare una ricerca condotta da Nomisma, riferita al 2021, ma che continua ad essere attuale. Secondo questo studio, il gioco d'azzardo non fa distinzioni di fasce d'età. Infatti, giocano il 42% dei giovani tra 14 e 19 anni, il 60% degli adulti e il 26% degli over 65.
Altro dato interessante è quello relativo alle motivazioni di gioco. Principalmente si gioca nella speranza di vincere denaro. Proprio questa cultura sbagliata del gioco crea dei problemi sociali che si traducono poi in persone affette da Gap.

In questo contesto è stata accolta favorevolmente la nascita della Fondazione FAIR, costituita su iniziativa di Sisal.

Cos'è FAIR

FAIR è una fondazione nata grazie a Sisal, uno dei migliori casinò online italiani, il cui scopo è quello della tutela dei consumatori e del Gioco Responsabile in Italia. La fondazione si vuole proporre come punto di riferimento aperto a tutte le organizzazioni desiderose di contribuire alla ricerca, all’ascolto e all’innovazione nel campo del Gioco Responsabile. Ciò che rende FAIR un unicum nel panorama italiano è il suo approccio internazionale nello studio del Gioco Responsabile.

In Italia, infatti, vi è grande informazione su questo tema e il personale che lavora nel settore è senza dubbio ben formato e continuamente aggiornato sui rischi, in modo da poter aiutare in modo idoneo chi si approccia in maniera distorta all'azzardo. Mancano, però, due aspetti fondamentali: la valorizzazione del settore e delle regole standard su tale tematica.

Per questo FAIR ha deciso di utilizzare un approccio scientifico che possa aiutare a creare un modello di Gioco Responsabile più incisivo e risolutivo verso i giocatori. Verranno approfondite diverse tematiche, sia a livello di comunicazione, sia per quel che riguardo i comportamenti di gioco, senza trascurare l'impatto che le tecnologie stanno avendo nell'azzardo.

Perchè tutto ciò non rimanga solo una bella iniziativa, si è scelto di dotare la fondazione di un Consiglio Direttivo e da un Comitato Scientifico composto da esperti provenienti da diverse discipline, allo scopo di garantire una prospettiva autorevole e credibile.

Una questione non semplice

Si parla spesso di Gioco Responsabile, ma in Italia non vi è una vera e propria cultura della tematica. Nel nostro Paese si crede che basti informare sui rischi che si corre nel giocare in modo eccessivo per risolvere la questione. Le attività di prevenzione, monitoraggio, reporting e ricerca sono poco sviluppati e questo causa delle difficoltà dal momento in cui bisogna poi attuare azioni di contrasto al GAP.

Diverse ricerche hanno, infatti, dimostrato che una delle difficoltà maggiori che affrontano i giocatori è quello di comprendere la differenza tra gioco d'azzardo e gioco responsabile. Spesso, nel nostro Paese, viene veicolato il messaggio che chiunque giochi d'azzardo sia a rischio GAP. In realtà la questione è molto più complessa e per questo necessita di un approccio differente.

FAIR vuole lanciare un approccio comunicativo moderno. Come ha dichiarato Matteo Carioli, Presidente della Fondazione e professore ordinario di Gestione delle imprese internazionali alla Luiss business school, «Il Consiglio Direttivo e il Comitato Scientifico del FAIR sono composti da esperti provenienti da diverse discipline, terzi rispetto al mondo del gioco ma capaci di osservare le questioni da prospettive diverse e proporre approcci solidi dal punto di vista scientifico e della ricerca».

Tutto ciò verrà fatto con uno scopo ben preciso: creare un ambiente di gioco in cui il giocatore si senta maggiormente protetto, cercando di coinvolgere tutta la filiera dell'azzardo.

Lamberto Rinaldi

: Redattore
: 10+ Anni
: Sezione Blog
Giornalista pubblicista. Di giorno prof di lettere, di notte freelance. Scrivo di calcio e Roma su "Il Catenaccio", di cultura, ambiente e sport per "Il Nuovo Magazine" e "Stampa Critica", ho condotto "Super Santos" sulle frequenze di Active Web Radio.