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Casinò terrestri e settore online: una scelta che fa discutere

A luglio 2022 la spesa netta sui casinò online italiani è stata pari a 160.353.042 euro. Tale cifra si ottiene sottraendo alla raccolta, 4.209.406.773 euro, quanto è stato restituito ai giocatori sotto forma di vincite, ossia 4.040.053.728 euro. I dati evidenziano una predisposizione dei giocatori
Casinò terrestri e settore online: una scelta che fa discutere

A luglio 2022 la spesa netta sui casinò online italiani è stata pari a 160.353.042 euro. Tale cifra si ottiene sottraendo alla raccolta, 4.209.406.773 euro, quanto è stato restituito ai giocatori sotto forma di vincite, ossia 4.040.053.728 euro.

I dati evidenziano una predisposizione dei giocatori per i giochi di questo tipo. Rispetto allo stesso mese del 2021, la crescita della spesa è stata del 24,3%. La pandemia ha infatti cambiato le abitudini di gioco degli italiani, che ora preferiscono giocare online.

Tuttavia, questo cambio non è stato colto dai casinò terrestri.

Se si analizzano le quote mercato, infatti, si nota come il casinò di Sanremo abbia lo 0,14% e quello di Venezia lo 0,04%. Queste cifre stonano se contrapposte a quelle degli 87 concessionari attivi. Sisal Entertainment Spam ad esempio, è al 9,11%, Reel Italy Ltd (che detiene il marchio PokerStars) è all'8,79% e Snaitech Spa all'8,49%. Per quanto riguarda i casinò online con soldi veri il primo è Pokerstars con il 9,77%, seguito da Sisal con il 9,27% e Snaitech con il 7,6%. Si tratta di siti che hanno saputo cavalcare l'onda creatasi con il lockdown, acquisendo una clientela nuova e allargando la propria fetta di mercato. Ciò non è avvenuto, invece, per il settore terrestre che, come si vede, non riesce a emergere nell'online.

Come si spiega questa disparità?

Alcuni dati positivi sul segmento dei giochi online

I giochi online hanno raggiunto fatturati importanti. Nel giro di un anno Sogei, società informatica di consulenza dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha messo in evidenza una crescita economica e finanziaria per il settore pari al 15% in più rispetto al 2020, con un utile totale di 59 milioni di euro. Inoltre l'Italia ha registrato 83.776.838 giochi offerti per concessione, con un movimento di oltre 4 milioni per le giocate e le vincite. Attualmente il nostro paese conta 1.803.963 giocatori attivi e 381.083 conti gioco, mentre la spesa dei giocatori ha superato i 710 milioni di euro.

Come ha spiegato Marco Tiso, online managing director di Sisal, il settore casinò è passato da 11,2 miliardi di euro di spesa nel 2019, con una incidenza dell'online del 9%, a una spesa di 6 miliardi di euro nel 2020, con una incidenza dell'online del 20%.

A trainare questo boom, oltre alla pandemia, ha contribuito anche la spinta propulsiva data da alcune iniziative, primi tra tutti i bonus di benvenuto e la possibilità di testare i giochi in versione demo prima di investire soldi veri.

Casinò terrestri: il caso di Venezia e la scarsa visibilità online

Il casinò di Venezia è uno dei più famosi a livello mondiale, nonché il più antico. Ciò non basta a renderlo popolare tra i giocatori che preferiscono il settore online. Benché sia dotato di un sito dove poter giocare e divertirsi, la sua fetta di mercato, come visto, è irrisoria. Ciò non è dovuto alla mancanza di offerta, ma ad una scarsa conoscenza degli utenti. Effettuando una ricerca su Google sui «migliori casinò AAMS», non appare mai il casinò di Venezia, nonostante esso sia dotato di regolare licenza e sia assolutamente legale. Questa lacuna è data da un mancato investimento da parte del casinò nell'online. Siamo in presenza dunque di una lacuna prima di tutto culturale da parte del comune di Venezia che detiene la proprietà del casinò.

Vero che il Decreto Dignità ha tolto la possibilità di investire nel settore pubblicitario, ma è anche vero che internet dà infinite possibilità di investimento per farsi conoscere e assolutamente legali. Tuttavia, il casinò di Venezia sembra non giudicare importante il mercato online e preferisce investire esclusivamente nelle strutture terrestri. Bisognerà vedere fino a quando questa scelta pagherà perchè il mercato va in una direzione precisa e continuare a ignorarlo alla lunga rischia di diventare dannoso.



Massimiliano Riverso

Ruolo: Direttore Editoriale
Esperienza: 10+ Anni
Specializzazione: Recensioni, Blog
Da oltre 10 anni racconto il gambling in maniera etica e responsabile per operatori di gioco e siti di affiliazione. Oltre a CasinoSicuro.it è Direttore Editoriale di Sportcafe24.com e Bolognanotizie.com